I QUANPU DEL QIXING TANGLANGQUAN


“Gli scritti senza l’arte marziale sono cosa debole, l’arte marziale senza gli scritti è cosa da barbari”

— Wang Yunchun, fondatore del Qixing Tanglangquan

Sin dai tempi antichi all’interno della tradizione marziale cinese esiste un detto che recita: “trasmettere l’arte ma non trasmettere le parole”. Questa massima ci suggerisce come in passato i maestri insegnassero la propria arte facendo estrema attenzione a non rivelare a chiunque la teoria e i principi di essa (le parole), trasmettendo con parsimonia e accuratezza soltanto ai discepoli fidati i segreti della pratica.

Soltanto ai discepoli interni, selezionati dopo lunghi anni di allenamenti e sacrifici, i maestri trasmettevano le parole, ovvero le chiavi interpretative dello stile, racchiuse nella maggior parte dei casi all’interno dei manuali di stile (quanpu 拳谱), tramandati da maestro a discepolo.

I quanpu che si tramandavano nelle varie scuole conservano al loro interno i principi, le linee guida e le tecniche dell’intero stile, andando a costituire un vero e proprio compendio per la pratica e una preziosa testimonianza della sapienza delle antiche generazioni.

All’interno di questi manuali il praticante poteva ritrovare le spiegazioni, la lista delle tecniche e dei taolu che aveva studiato, nonché la teoria e le chiavi necessarie per interpretarne il giusto signihcato.

Imparare l’arte direttamente dai quanpu era inutile se non impossibile senza la guida meticolosa del maestro e senza un’esperienza approfondita delle tecniche, ma per un praticante attento ed esperto questi manuali costituivano un vero tesoro per lo studio e l’unico strumento per non far cadere nell’oblio l’esperienza delle vecchie generazioni.

Nel Qixing Tanglangquan si tramandano da quattro generazioni i manuali scritti dal fondatore stesso dello stile, il maestro Wang Yongchun, noto anche con il nome di cortesia Yunsheng.

Secondo quanto riportato negli stessi quanpu, nel XVIII anno dell’era Guangxu (1892) il maestro Wang Yongchun creò lo stile Qixing Tanglangquan.

Alcuni anni più tardi (1900), dopo aver messo a punto i principi, i taolu e le tecniche dell’intero stile, il maestro cominciò a trascrivere tutta la sua sapienza nel suo Manuale completo del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳总谱), in 12 volumi.

Wang Yongchun scrisse i suoi quanpu sulla base di alcuni manuali antichi lasciatigli dal suo maestro Li Zhijian, La vera trasmissione dell’eredità di Shaolin (少林衣钵真传), in quattro volumi . Questi testi, risalenti all’XXVII anno dell’era Qianlong (1763), portano la firma del monaco daoista Sheng Xiao, il quale li donò al monaco Fu Huang e questi, a sua volta, a Li Zhijian.

Nella prefazione ai suoi scritti Sheng Xiao afferma di aver appreso l’arte della mantide dal monaco buddhista Fu Ju, il quale gli fece dono di un testo, Le chiavi segrete dei colpi corti di Shaolin (少林短打密钥) di epoca Ming (1368-1644), nel quale si parla dell’arte della mantide religiosa come uno metodo senza rivali e dove è riportata la celebre Canzone delle diciotto famiglie, una lista di diciotto nomi di famosi maestri dell’epoca, i quali si sarebbero riuniti nel tempio di Shaolin per confrontare le proprie conoscenze. Questa canzone è meglio conosciuta tra i praticanti di Tanglangquan come la lista di tutti gli stili e/o tecniche che il fondatore dello stile della mantide, Wang Lang, avrebbe studiato e fuso insieme per creare il suo metodo di combattimento.

Le chiavi segrete dei colpi corti di Shaolin di Fu Ju costituisce il primo volume de La vera trasmissione dell’eredità di Shaolin di Sheng Xiao; il secondo volume è Forme mutevoli dei
colpi corti degli Arhat illustrate 
(绘象罗汉短打变式); il terzo volume Forme complete delle armi degli Arhat illustrate (绘象罗 汉兵刃全式); il quarto volume Manuale completo del lavoro degli Arhat illustrato (绘象罗汉行功拳谱).

Quest’ultimo costituisce un manuale a sé stante, di autore sconosciuto, il cui contenuto principale è costituito dalle Diciotto forme degli Arhat (罗汉十八势), un esercizio di neigong che consta di diciotto esercizi non molto dissimili, per quanto riguarda forma e metodo, da quelli contenuti nello Yijinjing (Classico della trasformazione di tendini e muscoli) di Shaolin. Questo esercizio rappresenta la parte di lavoro interno del Qixing Tanglangquan.

La vera trasmissione dell’eredità di Shaolin di Sheng Xiao viene considerato un testo fondamentale per la genesi e l’evoluzione dello stile della mantide, poiché costituisce la base tecnica e teorica non solo dei quanpudel Qixing Tanglangquan scritti da Wang Yongchun, ma anche dei manuali del Meihua Tanglangquan di Liang Xuexiang e di quelli del Taiji Tanglangquan di Song Zide e di Cui Shoushan.

Wang Yongchun inserì integralmente i quattro volumi scritti da Sheng Xiao all’interno del suo Manuale, consentendo la conservazione e la perpetuazione del sapere antico. La vera trasmissione dell’eredità di Shaolin di Sheng Xiao costituisce dunque il nucleo più antico della teoria del Qixing Tanglangquan.

I rimanenti otto volumi del Manuale completo del Qixing Tanglangquan vennero scritti personalmente da Wang Yongchun. Il maestro raramente hrmava i suoi scritti col proprio nome, ma preferiva apporre la hrma e il sigillo della propria scuola: Kui De Tang 魁德堂.

I contenuti del Manuale sono molti e molto profondi. Essi vanno dalla teoria basilare delle arti marziali (etica, principi, norme di comportamento) ai principi cardine dello stile e con essi le caratteristiche di movimento, le chiavi interpretative, la teoria del combattimento e la spiegazione dettagliata delle singole tecniche. Sono compresi anche i testi con tutti i taolu e i loro movimenti, sia a mani nude che con armi.

I volumi che compongono il Manuale sono in ordine: Le chiavi segrete dei colpi corti di Shaolin (少林短打密钥), Forme mutevoli dei colpi corti degli Arhat (罗汉短打变 式), Discorso e formule sulle lavoro dei colpi corti degli Arhat (罗汉行功短打诸条歌 论), Sinossi del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳总批), Forme riassuntive del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳摘要), Forma Bengbu del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳 蹦捕), Forma Lanjie del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳拦截), Forme Bazhou del Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳八肘), Manuale delle forme Baiyuan del Qixing Tanglangquan ( 七 星 螳 螂 拳 白 猿 拳 谱 ), Tecniche segrete del Sanhuijiuzhuan

Paigong (三回九转排功秘法), Trattato sul Bastone delle Sei armonie (六合棍论), Manuale della spada Baiyun Zhuifeng (白云追⻛剑谱), Regole per il rito di passaggio dell’eredità da maestro a discepolo (衣钵嫡传授⻔仪规).

Ogni volume contiene numerosi discorsi e dissertazioni sull’arte, rispettivamente: 22 sulla teoria dello stile (movimento, tecnica, strategie, punti del corpo da colpire); 9 sull’etica marziale (doveri e
divieti del praticante e del maestro, regole della scuola); 28 sull’allenamento interno (teoria del lavoro interno, mappe dei canali, spiegazioni illustrate degli esercizi interni); 24 sui taolu a mano nuda (lista delle tecniche di ciascun taolu, teoria e spiegazione delle tecniche, formule segrete); 9 sulle armi dello stile (teoria e lista delle tecniche dei taolu con armi, spiegazione principi e genesi delle forme stesse); 10 sull’etichetta e sui rituali tra maestro e discepolo (regole di comportamento, cerimonia del the, cerimonia di tributo ai maestri antichi, organizzazione del funerale del maestro, cerimonia di discepolato).

Wang Yongchun non tralasciò nessun aspetto dell’arte marziale, egli organizzò in
maniera sistematica non solo ogni aspetto dello stile da lui creato, ma anche la vita all’interno della sua scuola, in modo che l’opera della sua vita non andasse perduta nel tempo e risplendesse attraverso il lavoro di conservazione e sviluppo delle future generazioni.

E. Tobia